La Legge di Bilancio 2021 , conferma i principali fronti di azione del Governo, con particolare attenzione alle imprese del Mezzogiorno con l’obiettivo principale di dare un deciso impulso alla ripresa dell’economia duramente colpita dalla crisi pandemica. L’obiettivo è quello di offrire al Paese una cassetta degli attrezzi ben fornita per superare la crisi con l’obiettivo di rilanciare la crescita, assorbendo l’impatto economico e sociale provocato dall’emergenza sanitaria, ma anche avviare la trasformazione del Paese, nel segno dell’innovazione, della sostenibilità, della coesione e dell’equità.
Per quanto riguarda il Mezzogiorno, ecco le misure principali previste.
PER L’OCCUPAZIONE NELLE AREE SVANTAGGIATE – DECONTRIBUZIONE SUD
Viene estesa fino al 2029 la cosiddetta Decontribuzione Sud, vale a dire l’applicazione dell’esonero contributivo parziale attualmente previsto fino alla fine del 2020 a favore dei datori di lavoro privati che operano nelle regioni Abruzzo, Basilicata,
Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Prevista una riduzione degli oneri derivanti dall’agevolazione contributiva per l’occupazione in aree svantaggiate, da 3.500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022 a 1.491,6 milioni di euro per il 2021 e a 2.508,4 milioni di euro per il 2022. Ai suddetti oneri si provvede con le risorse del Fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation EU-Italia.
PROROGA CREDITO DI IMPOSTA PER INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO
Stabilita la proroga al 31 dicembre 2022 del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite che si trovano nelle regioni del Mezzogiorno.
MODIFICA DELLA MISURA “RESTO AL SUD”
Come già accennato in un precedente articolo, si interviene sulla disciplina della misura agevolativa denominata “Resto al Sud”, per promuovere la costituzione di nuove imprese nelle regioni del Mezzogiorno – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia – estendendo la platea dei beneficiari della misura elevando da 45 a 55 anni la loro età massima.
AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE IMPRESE NELLE ZES
Grazie a un emendamento del Pd approvato durante l’esame in Commissione alla Camera si prevede, per le imprese che intraprendono una nuova iniziativa economica nelle Zone economiche speciali (Zes), che attualmente sono Calabria, Campania, Puglia e Basilicata, la riduzione dell’imposta sul reddito derivante dallo svolgimento dell’attività del 50 per cento a decorrere dal periodo d’imposta nel corso del quale è stata intrapresa la nuova attività e per i sei periodi d’imposta successivi. Il riconoscimento dell’agevolazione è subordinato al fatto che le imprese beneficiarie mantengano la loro attività nell’area Zes e conservino i posti di lavoro creati per almeno dieci anni.
PROROGA DEL CREDITO D’IMPOSTA POTENZIATO PER LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO NELLE AREE DEL MEZZOGIORNO
Prorogato per 2021 e per il 2022 il credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo a favore delle imprese operanti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, differenziandone la misura percentuale a seconda delle dimensioni delle imprese in termini occupazionali e di fatturato (25 per cento per le grandi imprese, 35 per cento per le medie, 45 per cento per le piccole).