Antonio Iannucci – Carrozziere Benevento
Sono un semplice carrozziere e chiedo ospitalità al Notiziario CLAAI per denunciare un fatto gravissimo che sta affliggendo la nostra categoria e per lanciare un monito ai colleghi, agli utenti e alle Associazioni dell’artigianato.
Le imprese esercenti l’attività di autocarrozzeria stanno vivendo una grave crisi economica dovuta, oltre che al ben noto carico fiscale e all’appesantimento burocratico, anche, alla cecità del legislatore ed alla subalternità del mondo politico alle compagnie di assicurazioni.
Le compagnie di assicurazioni, stanno cercando di smontare il rapporto di fiducia, costruito in anni di lavoro svolto dagli artigiani carrozzieri con rettitudine e sapienza professionale, tra il cliente e la carrozzeria, “obbligando” l’automobilista danneggiato a servirsi dell’autocarrozzeria e officina convenzionata. Spesso, tali convenzioni sono poco rispettose della legittima aspettativa del cliente, quella di riavere un automezzo perfettamente messo in opera, e dell’autoriparatore ad avere il giusto compenso alla prestazione.
Qualche compagnia ha, anche, provato a forzare la mano al garante allo scopo di orientare il legislatore in modo da annullare la sacrosanta libera scelta dell’automobilista, che ha subìto un incidente e, attraverso convenzioni economicamente poco convenienti, obbligare le imprese di autocarrozzerie a sottostare a vere e proprie vessazioni.
Tale situazione sta generando nuovo abusivismo economico, molte autocarrozzerie escano dal mercato, e smarrimento negli automobilisti che inseguendo un minimo risparmio sulla polizza assicurativa diminuiscono la sicurezza stradale.
La libertà d’impresa impone che i “clienti” possono scegliere liberamente e, inoltre, la sentenza della Corte Costituzionale n. 180/2009 recita ”l’indennizzo diretto è facoltativo e non obbligatorio”invece si assiste passivamente al tentativo di eliminare la cessione del credito e rendere obbligatorio il risarcimento in forma specifica.
La professionalità e l’etica delle autocarrozzerie non permette di favorire l’impresa assicuratrice a danno del cliente, anche quando ciò potrebbe rappresentare una fonte certa di lavoro; nel contempo, l’automobilista deve essere informato del suo diritto di scegliere liberamente l’autoriparatore di fiducia ed in regola con la normativa vigente.
E’ bene ricordare, inoltre, che l’art. 2058 del codice civile riconosce al danneggiato e non al debitore la facoltà e non l’obbligo di richiedere il risarcimento del danno in forma specifica; in sintesi la creazione di un “percorso obbligato” e di un mercato controllato potrebbe mettere a rischio la vita di diverse imprese indipendenti e privare gli automobilisti della facoltà di rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia.
Ringrazio la CLAAI di Benevento a cui sono aderente per avermi dato la possibilità di esprimere la paura e la rabbia che nascono da orientamenti legislativi che reprimono la possibilità di esercitare liberamente e in regime di sana concorrenza il mestiere di una vita.